Divisione Stampa e Informazione

COMUNICATO STAMPA n. 22/03


                     26 marzo 2003
    

RELAZIONE ANNUALE 2002 DELLA CORTE DI GIUSTIZIA E DEL TRIBUNALE DI PRIMO GRADO DELLE COMUNITA' EUROPEE

La Corte di giustizia delle Comunità europee rende pubblica la sua Relazione annuale

Come d'abitudine, all'inizio della primavera la Corte di giustizia presenta la sua Relazione annuale sull'attività svolta nell'anno trascorso.

Come è stato evidenziato nella prefazione dal presidente Gil Carlos Rodríguez Iglesias, l'anno 2002 è stato caratterizzato dalla riflessione svolta dalla Corte sulla sua storia e sul suo futuro.

Continuando, quotidianamente, a svolgere la propria missione di garantire il rispetto del diritto nell'applicazione e nell'interpretazione dei trattati CE, la Corte di giustizia ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario.

Questa occasione ha permesso di comprendere mezzo secolo di giurisprudenza e di constatare che, sentenza dopo sentenza, il giudice comunitario ha rivelato i principi fondamentali impliciti nel testo e nella struttura dei trattati istitutivi e ha definito, con la consacrazione giurisprudenziale di tali principi, gli elementi caratterizzanti dell'ordinamento giuridico comunitario. Questa celebrazione ha anche costituito un'occasione privilegiata per rendere omaggio a chi ha contribuito sin dal 1952 allo svolgimento di tale missione.

Le manifestazioni in occasione del cinquantenario non hanno impedito alla Corte di prestare una particolare attenzione ai lavori svolti durante l'anno nell'ambito della Convenzione sul futuro dell'Europa e, pur rispettando la riserva che le impone la natura della sua missione, di rispondere positivamente quando è stata richiesta la sua collaborazione nell'ambito dei vari gruppi di lavoro della Convenzione, con riguardo, in particolare, al principio di sussidiarietà, ai diritti fondamentali e alla questione della personalità giuridica dell'Unione.

Quanto all'attività giurisdizionale propriamente detta della Corte di giustizia e del Tribunale di primo grado, si constata che essa resta costante e molto simile ai risultati dell'anno precedente. Il numero di cause decise, infatti, è pari a 513 (434 nel 2001) per quanto riguarda la Corte e a 331 (340 nel 2001) per quanto riguarda il Tribunale, mentre il numero delle nuove cause registrate è, rispettivamente, di 477 (504 nel 2001) e di 411 (345 nel 2001). La durata media dei procedimenti è sostanzialmente costante da un anno all'altro.

Queste cifre, come evidenzia il Presidente in conclusione della prefazione alla Relazione annuale 2002, dimostrano l'intensità dell'attività giudiziaria comunitaria alle soglie di trasformazioni molto importanti, che si tratti dell'entrata in vigore del Trattato di Nizza e delle sue conseguenzesul sistema giurisdizionale comunitario o dell'allargamento al quale la Corte si prepara con tutto l'impegno che richiede un evento di questa rilevanza per il futuro dell'Europa e dell'Unione europea.



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