Come d'abitudine, all'inizio della primavera la Corte di giustizia presenta la sua Relazione
annuale sull'attività svolta nell'anno trascorso.
Come è stato evidenziato nella prefazione dal presidente Gil Carlos Rodríguez Iglesias, l'anno
2002 è stato caratterizzato dalla riflessione svolta dalla Corte sulla sua storia e sul suo futuro.
Continuando, quotidianamente, a svolgere la propria missione di garantire il rispetto del diritto
nell'applicazione e nell'interpretazione dei trattati CE, la Corte di giustizia ha celebrato il suo
cinquantesimo anniversario.
Questa occasione ha permesso di comprendere mezzo secolo di giurisprudenza e di constatare
che, sentenza dopo sentenza, il giudice comunitario ha rivelato i principi fondamentali impliciti
nel testo e nella struttura dei trattati istitutivi e ha definito, con la consacrazione giurisprudenziale
di tali principi, gli elementi caratterizzanti dell'ordinamento giuridico comunitario. Questa
celebrazione ha anche costituito un'occasione privilegiata per rendere omaggio a chi ha
contribuito sin dal 1952 allo svolgimento di tale missione.
Le manifestazioni in occasione del cinquantenario non hanno impedito alla Corte di prestare una
particolare attenzione ai lavori svolti durante l'anno nell'ambito della Convenzione sul futuro
dell'Europa e, pur rispettando la riserva che le impone la natura della sua missione, di rispondere
positivamente quando è stata richiesta la sua collaborazione nell'ambito dei vari gruppi di lavoro
della Convenzione, con riguardo, in particolare, al principio di sussidiarietà, ai diritti
fondamentali e alla questione della personalità giuridica dell'Unione.
Quanto all'attività giurisdizionale propriamente detta della Corte di giustizia e del Tribunale di
primo grado, si constata che essa resta costante e molto simile ai risultati dell'anno precedente.
Il numero di cause decise, infatti, è pari a 513 (434 nel 2001) per quanto riguarda la Corte e a 331
(340 nel 2001) per quanto riguarda il Tribunale, mentre il numero delle nuove cause registrate
è, rispettivamente, di 477 (504 nel 2001) e di 411 (345 nel 2001). La durata media dei
procedimenti è sostanzialmente costante da un anno all'altro.
Queste cifre, come evidenzia il Presidente in conclusione della prefazione alla Relazione annuale
2002, dimostrano l'intensità dell'attività giudiziaria comunitaria alle soglie di trasformazioni
molto importanti, che si tratti dell'entrata in vigore del Trattato di Nizza e delle sue conseguenzesul sistema giurisdizionale comunitario o dell'allargamento al quale la Corte si prepara con tutto
l'impegno che richiede un evento di questa rilevanza per il futuro dell'Europa e dell'Unione
europea.
Lingue disponibili: tutte le lingue ufficiali.
Per maggiori informazioni rivolgersi alla dott.ssa E. Cigna
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